1.1 Evoluzione nel commercio e sviluppo del ruolo delle tecnologie dell’informazione
L’innovazione tecnologica costituisce uno dei principali fattori di trasformazione nel commercio, facilitando lo sviluppo di imprese di grandi dimensioni e di reti di imprese. Migliorando la gestione dell'informazione si riduce il costo del coordinamento e l’impresa può reagire più rapidamente alle sollecitazioni dell’ambiente esterno per adattarsi all’evoluzione della domanda e alle condizioni del mercato a monte.
Negli ultimi anni si è registrato un aumento della diffusione delle tecnologie dell’informazione nel commercio, si all’interno del punto vendita, con i Pos, sia nell’area della gestione aziendale. L’informatizzazione si è dapprima diffusa nell’area amministrativa per poi estendersi alla gestione commerciale con caratteri, per le imprese commerciali, di innovazione di processo. Negli ultimi anni gli investimenti delle imprese maggiori sono volti soprattutto ad un ulteriore razionalizzazione del ciclo logistico e ad una personalizzazione dell’offerta commerciale attraverso una segmentazione spinta dell’assortimento e delle caratteristiche d’offerta dei diversi negozi.
Sebbene siano le imprese maggiori a mostrare la più elevata intensità tecnologica, la significativa riduzione dei prezzi reali dei sistemi informatici ha favorito una diffusione allargata dei sistemi anche presso le imprese minori, per le quali l’uso dei personal computer costituisce una pratica consolidata.
Da un lato dunque l’innovazione tecnologica favorisce la concentrazione nel settore commerciale, dall’altro però costituisce un’opportunità per il commercio tradizionale al fine di razionalizzare la gestione e promuovere forme di integrazione contrattuale per resistere meglio alla concorrenza. Le piccole imprese innovative possono insomma trovare nelle tecnologie dell’informazione uno strumento importante per facilitare processi di riconversione o di riposizionamento strategico, per attuare quelle strategie di nicchia e di specializzazione che consentono di resistere meglio alla pressione concorrenziale delle grandi superfici.
Il lavoro analizza i caratteri e i sentieri di innovazione tecnologica nel commercio, anche con riferimento alla provincia di Bergamo. Per esplorare meglio la realtà delle piccole e medie imprese commercia sono stati analizzati otto casi aziendali di imprese commerciali innovative che abbiano sviluppato un uso paradigmatico delle tecnologie dell’informazione. Sebbene naturalmente non rappresentativi dell’intero settore commerciale provinciale, i casi sono stati selezionati in modo da comprendere diversi settori merceologici, diverse realtà distributive e diverse classi dimensionali.
Le applicazioni legate alla componente informativa del servizio commerciale hanno giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo delle dinamiche del commercio, assumendo valenza strategica sia per la gestione interna, sia per l’analisi dei rapporti verticali.
L’avvento rapido e incisivo delle tecnologie è legato in parte a esigenze contingenti, e, in parte, ad opportunità emerse nel corso del processo evolutivo.
Significative in tal senso appaiono la necessità di gestire le nuove formule commerciali tipiche del largo consumo, che hanno generato nuovi equilibri all’interno del settore e nei rapporti tra industria e distribuzione, e la possibilità di usufruire di economie di costo e applicative dovute alla riduzione del prezzo delle macchine e al contemporaneo aumento della qualità delle applicazioni.
In Italia le imprese commerciali sono state storicamente caratterizzate da un’elevata polverizzazione e da dimensioni medie ridotte. La presenza di questi due elementi strutturali ha influito sull’assetto del settore, costretto a subire in modo adattivo l’ambiente esterno composto per la maggior parte dei casi da fornitori dimensionalmente e managerialmente molto più grandi e complessi.
Negli ultimi venti anni lo scenario è però rapidamente mutato. L’aumento della concorrenza interna ed estera (soprattutto nell’alimentare), sommata a fattori esogeni al sistema commerciale, ha modificato la competizione all’interno del settore.
Da una parte alcune imprese hanno aumentato notevolmente le dimensioni, giudicandola una premessa per sviluppare una sempre più visibile soggettività, dall’altra, il dettaglio tradizionale non è stato in grado di ottenere vantaggi strutturali di costo e tende a specializzarsi, a coprire segmenti di nicchia o una domanda di vicinato.
Le realtà più dinamiche e dimensionalmente rilevanti, hanno, in poco tempo, raggiunto livelli di complessità tali da favorire lo sviluppo di tecniche di management raffinate e complesse, con lo scopo di gestire i rapporti con i fornitori in base al ruolo di valutazione e di soddisfazione dei bisogni dei consumatori, non solo relativamente ai servizi commerciali, ma anche relativamente ai beni.
Il rapporto tra l’evoluzione del commercio e delle tecnologie informative assume quindi valenze bidirezionali. Da una parte sono state le trasformazioni in corso nel commercio a generare un’accelerazione delle voci di spesa nella componente informativa del servizio commerciale, dall’altra le nuove tecnologie si sono presentate come funzionali al raggiungimento di sofisticati livelli manageriali.
Sicuramente, come si diceva, la riduzione dei costi e l’aumento delle prestazioni dei calcolatori, sommati alla diffusione di software appropriato e di qualità, hanno contribuito ad innalzare quelle voci di spesa necessarie a migliorare il costo di trattamento delle informazioni.
L’elemento chiave per valutare la crescita della dimensione
informativa nelle aziende, appare, in ogni caso, il controllo della complessità
commerciale sia nei rapporti a valle con i fornitori, sia in quelli a monte
con i clienti, alla ricerca di efficacia della gestione commerciale e di
un contenimento dei costi (sia nelle diverse aree applicative del sistema
informativo, sia nella redditività delle diverse operazioni commerciali).
1.2. Principali tecnologie e implicazioni commerciali
A partire dalla metà degli anni ottanta si assiste a un veloce processo di diffusione delle tecnologie dell’informazione nelle aziende commerciali. L'impatto evidenziato da ogni singola applicazione varia in base a fattori endogeni al sistema commerciale (autospecificazione della domanda) e ad altri fattori esogeni, che dipendono cioè dalla sola evoluzione delle tecnologie dell'informazione.
Inoltre, per le aziende commerciali, l'interesse nei confronti di una tecnologia è valutato in funzione dell'integrazione all'interno del processo aziendale e delle scelte che a quella tecnologia possono essere collegate. Per questi motivi alcune innovazioni hanno inciso più di altre nell’evoluzione commerciale risultando più idonee alla gestione dei rapporti di forza con i fornitori e alle valutazioni dei comportamenti dei clienti finali.
Una delle innovazioni più significative e visibili, è rappresentata dall’introduzione della tecnologia Pos-scanner che ha consentito una effettiva gestione per referenza. I Pos sono dei registratori di cassa con memoria, programmabili per svolgere diverse funzioni e capaci di comunicare tra loro e col computer centrale.
Nel commercio la gestione delle referenze è, da sempre, un elemento di cruciale importanza. Il numero di prodotti in assortimento (soprattutto per quanto concerne i grossisti) risulta spesso critico e una loro migliore rotazione ha generato importanti recuperi di redditività.
Il raffronto con i casi esaminati conferma ulteriormente questa ipotesi. Le aziende dimensionalmente rilevanti oscillano tra le 40mila e le 200mila referenze, mentre il dettaglio non alimentare, considerate alcune eccezioni, raramente scende sotto le 10mila. Tutte queste realtà, con diversi criteri e diversa intensità, hanno attivato la funzione di gestione del magazzino.
Al momento della loro introduzione, i Pos hanno avuto il carattere di innovazione radicale che ha permesso, tra le altre cose, di identificare ed analizzare le differenze inventariali, di verificare gli effetti di tecniche e politiche specifiche di merchandising e di marketing e di analizzare la redditività netta dei singoli prodotti.
Tabella 1
Sviluppo degli scanner in Italia
|
|
|
||
|
|
|||
1988 |
1200
|
9078
|
1098
|
8.48
|
1989 |
2300
|
17057
|
2198
|
8.37
|
1990 |
3100
|
20005
|
3098
|
7.47
|
1991 |
3600
|
22250
|
3638
|
7.19
|
1992 |
4100
|
24350
|
4178
|
6.95
|
1993 |
4500
|
26000
|
4638
|
6.81
|
1994 |
4800
|
27000
|
5038
|
6.67
|
1995 |
5000
|
27510
|
5428
|
6.58
|
Tra le altre principali tecnologie o applicazioni tecnologiche che hanno influito sugli assetti del sistema commerciale risulta fondamentale l’introduzione della moneta elettronica, che ha costituito una importante innovazione con numerose implicazioni sia organizzative sia competitive.
I sistemi per effettuare il pagamento elettronico permettono, da un lato, di conoscere gli acquisti e le referenze dei singoli clienti dilatando le possibilità di marketing e, dall’altra, modifica i confini dell’azienda commerciale, soprattutto nei confronti del mondo bancario.
Il trasferimento elettronico dei fondi può essere realizzato con diverse architetture informatiche; il terminale di cassa può essere infatti collegato on line sia per l'autorizzazione sia per la transazione, on line per l'autorizzazione e off line per la transazione e off line sia per l'autorizzazione che per la transazione.
Il collegamento on line è naturalmente più costoso e implica anche un allungamento dei tempi di attesa del cliente, anche se non presenta rischi di insolvenza poiché la copertura è verificata in tempo reale.
Tra gli effetti generati dall'utilizzo della moneta elettronica
sono importanti, dal lato del consumatore, l'eliminazione del rischio contante,
l'eliminazione degli errori nel resto e l'aumento della giacenza media
in conto corrente, mentre dal lato del distributore, l'eliminazione del
rischio contante, l'eliminazione degli errori nel resto, l'aumento degli
acquirenti e l'aumento dello scontrino medio.
Tabella 2
Struttura dei pagamenti nella grande distribuzione
|
|
|
|
|
Contante |
84.0
|
73.5
|
57.0
|
92.0
|
Bancomat |
7.5
|
9.5
|
6.5
|
1.8
|
Carta di credito |
2.5
|
10.0
|
18.0
|
4.2
|
Assegni |
4.0
|
4.5
|
3.5
|
1.0
|
Carta commerciale |
2.0
|
2.5
|
15.0
|
1.0
|
Nelle telecomunicazioni i sistemi sono fortemente orientati
alla telefonia di base e in Italia l’introduzione di servizi avanzati di
telecomunicazioni appare in netto ritardo rispetto soprattutto alla potenziale
richiesta.
Inoltre il mercato non si è presentato come "demand pull" in quanto le poche informazioni (come ad es. i riordini giornalieri, i dati di vendita, l'inserimento di nuovi articoli, ecc.) da trasmettere alla sede o al deposito richiedono solamente pochi minuti di trasmissione. Per di più le informazioni trasmesse non hanno i caratteri dell'urgenza in quanto le elaborazioni vengono effettuate una volta ricevuto tutti i dati da tutti i punti vendita.
Altre innovazioni di interesse sono rivolte all'area vendite e interessano particolarmente il mercato del commercio elettronico.
Le vendite a distanza non sono mai state in grado di imporsi su larga scala e, anche dove hanno riscosso un certo interesse da parte del consumatore, non sono mai riuscite a superare una quota del 5 per cento.
Attualmente le tecnologie presenti sul mercato stanno cambiando questa tendenza. In Europa esistono due canali principali di commercio elettronico:
Internet funziona come rete aperta sotto il controllo del singolo utente dal lato della domanda e dell'offerta. I distributori possono aprire un proprio sito Web e gestirlo come un punto vendita virtuale, oppure possono partecipare a un centro commerciale virtuale. L'utilizzo commerciale di Internet, che permetterebbe al consumatore di beneficiare di un considerevole miglioramento del servizio, è ostacolato da una serie di fattori tra cui la lunghezza dei tempi di accesso, la confusione informativa e l'assenza di qualsiasi controllo che fra l'altro non rende sicuro l'uso della carta di credito.
Inoltre l'acquisto a domicilio attraverso un video interattivo non soddisfa le esigenze del consumatore nella stessa misura per tutti i prodotti. Solo i prodotti conosciuti, acquistati infrequentemente e di modesta complessità si prestano ad essere acquistati nei negozi virtuali. Ulteriore ostacolo alla diffusione del commercio virtuale è rappresentato dalla difficoltà e dagli oneri della consegna a domicilio.
Le altre tecnologie funzionali a migliorare il servizio di vendita sono rappresentate dai video cataloghi che utilizzano le videocassette come se fossero un'estensione dei tradizionali cataloghi offrendo nuove opportunità promozionali e di marketing. Per i cataloghi si prevede di utilizzare anche altri supporti come videodischi e CD ROM, la cui diffusione dipende dalla disponibilità verso gli utenti di un hardware corrispondente.
I chioschi elettronici sono invece dei terminali multimediali che vengono installati in posti pubblici o nei punti vendita e consentono di realizzare forme sofisticate di vendita telematica. La tecnologia consta di un personal computer, di un grande schermo a colori e di una tastiera semplificata.
Date le implicazioni in quasi tutte le innovazioni elencate, il mercato dell’informatica rappresenta un buon punto di osservazione per comprendere i cambiamenti frenetici avvertiti dall'innovazione a supporto delle informazioni. L’informatica sta cercando di entrare nel concreto degli specifici problemi aziendali misurandosi con l’esigenza di integrazione dei computer esistenti in network intelligenti e multifunzionali.
Nell’area del marketing e delle vendite, per esempio,
si intravedono forti guadagni di produttività con l’introduzione
di automazione in alcune attività informative. Molto attive in questo
senso appaiono le aziende nell’ottimizzare gli sforzi dei venditori in
modo da ridurre i costi dell’area vendite che in genere incidono per più
di un quinto nel totale dei costi aziendali.
1.3 Effetti hard e soft legati all’innovazione tecnologica
Come sinteticamente accennato nel paragrafo precedente, l’evoluzione commerciale è stata accompagnata dall’introduzione di una serie di innovazioni che hanno permesso di migliorare la gestione e di aumentare le applicazioni nelle aree soggette alla creazione del servizio commerciale.
La semplice introduzione di un’innovazione procura dei "vantaggi hard " e cioè immediati, mentre un’adeguata elaborazione, gestione e distribuzione delle informazioni generate dall’applicazione informativa, genera dei vantaggi di tipo "soft", e cioè economie di costo nella monitorizzazione dell’attività aziendale.
In effetti la sola introduzione delle tecnologie dell’informazione è spesso causa dei vantaggi non trascurabili. Se, per esempio, facciamo riferimento ai Pos, i vantaggi immediati si traducono in una riduzione delle perdite di ricavi per effetto della eliminazione degli errori di battuta e degli ammanchi di cassa, nell’eliminazione del repricing e nell’interscambiabilità degli addetti.
L’aggiunta al Pos di uno scanner permette di aumentare la velocità di registrazione delle cassiere di eliminare anche il pricing dei prodotti e gli errori di ticketing. Il Pos è dotabile inoltre di un sistema per permettere il pagamento elettronico in grado di offrire un maggiore servizio alla clientela e una riduzione dei rischi di oneri relativi alla movimentazione di denaro liquido.
Allo stesso modo i personal computer di nuova generazione e i software in commercio permettono di beneficiare di notevolissimi effetti hard anche in una loro utenza parziale e amatoriale. Le aziende commerciali che sono riuscite a creare un flusso di informazioni integrando le innovazioni e a utilizzare queste informazioni come strumenti manageriali e gestionali hanno goduto di benefici incrementali rispetto a quelli elencati in precedenza.
Sempre facendo riferimento ai Pos vediamo come l’analisi dei dati generati può avere effetti sulla misura delle punte di vendita (con conseguente programma di attivazione delle casse), sulla registrazione delle vendite per referenza che consente di ottenere forti vantaggi gestionali e sulle informazioni tempestive, accurate e a costo zero per tarare meglio le proprie politiche di mercato. Un’analisi attenta dei dati permette di gestire i rapporti verticali oltre a procurare favorevoli condizioni di acquisto dall’industria in cambio di informazioni che essa, da sola, non riesce più ad ottenere.
1.4. Aree applicative
Le principali aree applicative di un sistema informativo delle aziende commerciali sono l’area amministrativa, l’area logistica e quella commerciale.
L’area amministrativa comprende realtà molto diverse. La contabilità mostra per esempio livelli prossimi alla saturazione mentre procedure più complesse supportate dal computer hanno tassi di diffusione ancora ridotti.
La contabilità generale ha una diffusione generalizzata assieme alla contabilità fornitori, mentre la contabilità clienti ha dimensione significativa solo nelle aziende grossiste, che realizzano gran parte del giro d'affari vendendo prodotti a clienti consolidati.
Allo stesso modo, la procedura automatizzata della fatturazione, è molto presente nei grossisti e nelle aziende della distribuzione organizzata, mentre mostra bassi livelli di penetrazione sul dettaglio.
La procedura paghe viene frequentemente esternalizzata, in quanto richiede un rilevante tempo macchina solo per poche giornate al mese, generando picchi di fabbisogno che disturbano il dimensionamento dei sistemi informativi.
L'area commerciale comprende, in genere, procedure per la gestione dell'assortimento e dei prezzi, eventualmente integrate con la contabilità: nelle gestioni avanzate è infatti possibile controllare gli assortimenti di più punti vendita in modo integrato, reperendo i dati da un unico archivio.
In alcuni casi le applicazioni supportano le attività decisionali; orientati in tal senso sono i programmi a supporto degli acquisti. Queste applicazioni, sulla base del venduto storico, formulano delle previsioni di vendita e quindi di fabbisogno per un periodo dato. Il fabbisogno per referenza viene poi rettificato in base alle quantità di un bene già presente in magazzino e in base al ritardo medi o di consegna per quel determinato fornitore.
Il fabbisogno diventa proposta d'ordine dopo essere passato attraverso un processo di ottimizzazione sia dal lato dei costi (magazzinaggio, refrigerazione, assicurazione), che da quello dell'opportunità (sconti di fine anno, premi di assortimento, condizioni speciali).
L'area logistica riguarda tutta la movimentazione delle merci. Essa presenta due distinti livelli di automazione: uno più operativo ed uno decisionale e di ottimizzazione.
Fanno parte del primo livello, la gestione degli ordini e la gestione fiscale del magazzino. Quest'ultima registra le immissioni di merce e le uscite e costruisce un magazzino contabile che dovrebbe consentire in ogni momento, referenza per referenza, quale sia la consistenza degli stock. L'obbiettivo del programma è quella di mantenere una corrispondenza tra le scorte contabili e quelle fisiche.
La gestione degli ordini ha invece come punto di partenza la quantità da acquistare di una determinata referenza e supporta gli addetti commerciali ed amministrativi nella preparazione dei documenti e nelle fasi di controllo. Il programma può esser collegato alla gestione magazzino attraverso delle previsioni di consegna e alla componente contabile del sistema informativo attraverso la prefatturazione che consente di attivare il ciclo contabile prima della ricezione della fattura del fornitore.
Altri due livelli di automazione dei magazzini riguardano le fasi di stoccaggio e prelievo. In entrambi le fasi il computer permette di aumentare l'efficienza, migliorando i percorsi interni e riducendo i tempi di attesa.
L'ottimizzazione dello stoccaggio permette di migliorare
l'utilizzo dello spazio fino al 15 per cento, mentre l'ottimizzazione del
prelievo è particolarmente importante, rappresentando da sola circa
il 60 per cento dei costi di un deposito.
Tabella 3
Livello di introduzione delle applicazione operative da parte delle
piccole e medie aziende
|
|
|
Area amministrativa | ||
Contabilità generale |
|
|
Previsioni finanziarie |
|
|
Budget |
|
|
Reporting manageriale |
|
|
Area logistica | ||
Gestione magazzino |
|
|
Ottimizzazione picking |
|
|
Ottimizzazione stocking |
|
|
Previsione consegne |
|
|
Gestione ordini |
|
|
Gestione automezzi |
|
|
Area commerciale | ||
Gestione assortimento |
|
|
Gestione prezzi |
|
|
Gestione promozioni |
|
|
Supporto acquisti |
|
|
1.5 Comportamento delle Piccole, medie e grandi aziende,
tipo di struttura tecnologica, intensità tecnologica e possibilità
di sviluppo
Tra il dettaglio tradizionale e le medie o grandi imprese commerciali esiste una profonda differenza nella valutazione del ruolo delle tecnologie. Le imprese più grandi rappresentano un modello significativo di gestione della tecnologia, essendo per struttura obbligate a servirsi di una piattaforma tecnologica complessa. In queste imprese il personale addetto ai sistemi informativi è superiore alle 20 unità e qualsiasi tipo di analisi sui dati viene valutata da addetti specifici interconnessi con la dirigenza.
Per queste aziende le tecnologie dell’informazione sono allo stesso tempo tecnologie di gestione, che si esplicitano nei sistemi informativi che le aziende costruiscono utilizzando i computer, e tecnologie di produzione, che incidono cioè sulla produttività e sulla flessibilità dei processi fisici svolti dall’azienda.
Sostanzialmente, malgrado le possibili differenze generate dal tipo di formula commerciale, l'utilizzo delle tecnologie informative è molto spinto e l'intensità tecnologica è abbastanza uniforme.
Tabella 4
Principali indicatori tecnologici nella grande
distribuzione alimentare, Italia – Stati Uniti
Italia | USA | |
Edp/ fatturato | 0.4 | 0.5 |
Investimenti/ addetti | 4.5 | 4.0 |
Terminali/ addetti | 0.4 | N.D. |
Tabella 5
Ripartizione delle spese Edp nella grande
distribuzione alimentare e non alimentare
|
|
|
|
|
|
Personale |
27
|
30
|
Hardware |
23
|
18
|
Software e servizi |
13
|
7
|
Materiale d’uso |
2
|
4
|
TLC |
5
|
9
|
Sistemi Pos |
30
|
32
|
Totale spesa Edp |
100
|
100
|
Le interviste realizzate in provincia di Bergamo hanno confermato una rilevante varietà di comportamenti nelle imprese minori, come del resto emerge anche da altre ricerche.
Tra le imprese di medie dimensioni è possibile distinguere due generali modalità comportamentali, nelle quali si inseriscono una serie infinita di diverse soluzioni. Da una parte infatti esistono realtà che per politica gestionale, hanno la tendenza a ricalcare l’atteggiamento delle imprese di grandi dimensioni, dall'altra sono presenti aziende in cui la funzione Edp appare strettamente tecnica.
Per le prime aziende, la tecnologia rappresenta il punto di partenza per la loro esistenza e spesso lo studio di fattibilità del software gestionale viene fatto all'interno, per le seconde, è uno strumento volto a cogliere i vantaggi hard e solo casualmente si intravede una reale integrazione tra direzione aziendale e applicazione delle tecnologie. Queste ultime realtà utilizzano le tecnologie con il solo scopo di risolvere i problemi contingenti, prestando relativa attenzione alle strategie.
Le aziende di medie dimensioni inoltre valutano che un aggiornamento tecnologico "tout court" abbia costi troppo onerosi rispetto alle politiche di budget e considerano l'introduzione di tutte le possibili applicazioni incompatibili con il tempo necessario all'analisi dei dati (si tenga conto che gli addetti alla funzione informativa di queste aziende parte dai 4 addetti e raramente supera i 15). Il pragmatismo gestionale porta quindi spesso a cogliere solamente i salti generazionali, alla ricerca di nuovi mercati o di significativi recuperi di redditività.
Il dettaglio tradizionale appare tuttora alla ricerca di una sua collocazione tecnologica. Si evidenzia una diffusione crescente delle tecnologie e una grande attenzione anche alle applicazioni innovative, ma la capacità di appropriazione dei vantaggi potenziali rimane limitata.
Tuttora infatti, il dettaglio rappresenta il più grosso ostacolo allo sviluppo di nuovi mercati e nuove integrazioni, non disponendo spesso neppure di una struttura minima necessaria per la trasmissione dei dati.
Anche per il dettaglio tradizionale l’approccio alla tecnologia varia a seconda delle realtà considerate. Da una parte si assiste alla presenza di realtà dinamiche capaci di sfruttare i vantaggi di costi derivanti dall’introduzione delle tecnologie.
Altre realtà stanno solo ora muovendosi in direzione di una gestione informatizzata di alcune aree anche se la non totale padronanza degli strumenti permette di percepire solo parzialmente le effettive possibilità della tecnologia.
Nella maggioranza dei casi le imprese commerciali al dettaglio
non sono ancora minimamente informatizzate, e non sembrano interessate
all’introduzione delle tecnologie anche in presenza di un chiaro recupero
di produttività.
Tabella 6
Principali indicatori tecnologici delle piccole e
medie aziende grossiste dell’area bergamasca
|
|
|
|
|
|
Edp/ fatturato |
0.6
|
1.9
|
Investimenti/ addetti |
4.4
|
5.2
|
Terminali/ addetti |
N.D.
|
0.7
|
Tabella 7
Ripartizione della spesa Edp nelle piccole e medie
aziende grossite dell’area bergamasca
|
|
|
|
|
|
Personale |
52-56
|
45-49
|
Hardware |
15-19
|
18-22
|
Software e servizi |
16-20
|
16-30
|
Materiale d’uso |
2-4
|
2-4
|
TLC |
7-9
|
1-3
|
Totale spesa Edp |
100
|
100
|
1.6 Tendenze tecnologiche in atto nel commercio
L'atteggiamento nei confronti delle nuove tecnologie da parte delle aziende è, come visto, differente da caso a caso. Il fatto che alcune realtà siano tecnologicamente avanzate, mentre altre siano venute a contatto con il mondo tecnologico solo da poco, non sembra essere influente sulle principali evoluzioni sul mercato.
Internet e Intranet possiedono infatti caratteristiche che possono adattarsi perfettamente alle piccole e medie realtà commerciali. Internet in particolar modo presenta delle caratteristiche che potrebbero avvantaggiare il dettaglio tradizionale piuttosto che, ad esempio, i grossisti come è confermato dall’interesse registrato per quest’area tecnologica presso i commercianti bergamaschi.
Internet, grazie alla sua economicità e semplicità, si sta crescentemente affermando come rete adatta per le aziende che non potevano accedere ai più costosi e complessi servizi avanzati on-line.
Grazie alla sua rapida penetrazione, lo sviluppo della rete promette di rivoluzionare le tecnologie, la struttura competitiva e il profilo della domanda nella filiera dell'Information & Communication Technology (ICT) e di offrire nuove prospettive di Direct Marketing Telematico.
Infatti Internet si sta sviluppando sotto vari aspetti, alcuni dei quali di fondamentale interesse per le imprese commerciali.
Internet può essere inteso come:
Prodotti/servizi acquistabili on line
Prodotti/ servizi | |
Software |
46
|
Pubblicazioni |
42
|
Prenotazioni di viaggi e spettacoli |
38
|
Prodotti elettronici |
30
|
Servizi informativi on line |
26
|
Servizi di home banking |
24
|
Beni di largo consumo |
16
|
Giochi |
8
|
Abbigliamento e articoli sportivi |
4
|
Esistono tuttavia degli ostacoli alla diffusione di Internet
tra le aziende commerciali.
Per prima cosa non esistono ancora sistemi standard per garantire la riservatezza, l'autenticazione e l'integrità delle comunicazioni/transazioni, anche se alcuni sistemi cominciano ad affermarsi sul mercato.
Inoltre, sul piano legale/normativo, né a livello internazionale né a livello nazionale sono state ancora risolti i principali problemi come la Privacy, il rispetto del Copyright, gli aspetti fiscali delle transazioni on-line dentro e fuori le frontiere nazionali e la responsabilità civile e penale degli Internet Services Provider per quanto riguarda i contenuti veicolati dai loro servizi.
Infine le perplessità delle imprese sono generate dalla difficoltà di integrare il flusso dei dati con sistemi operativi relativamente recenti e differenti da quelli sino ad ora utilizzati
Internet, malgrado tutto, rappresenta un vero punto di interesse per tutte le realtà aziendali anche se le potenzialità che stanno intorno alla rete non sono ancora ben chiare e non interessano in modo eguale tutte le imprese commerciali.
Un’altra area di interesse appare l'adozione aziendale della formula Intranet. Può essere identificata in questo modo una qualunque rete telematica che fa uso della tecnologia, ma rivolta ad un gruppo limitato di utilizzatori. L’idea di base è semplice: riprodurre l'ambiente Internet all’interno di una struttura di limitate dimensioni e aperta solo a pochi (per, esempio, i dipendenti di una azienda per esempio), permettendo la condivisione delle informazioni, la possibilità di far comunicare i dipendenti direttamente tra loro e l’eventuale apertura totale o parziale all’universo Internet.
Il futuro appare ancora più ambizioso: creare un'architettura globale come una rete che consentirà l'accesso diretto, ma controllato e selettivo, dei partner commerciali e dei tecnici, dei "telelavoratori" e dei collaboratori dell'azienda fin dentro le banche dati e le procedure più critiche.
Intranet permetterà le transazioni monetarie tra aziende e altre aziende e tra azienda e consumatori. Insomma sarà una struttura veramente totale che coinvolgerà tutte le minime parti dell'azienda.
Per quanto concerne gli sviluppi e le applicazioni, due sono gli aspetti oiù generali: quello rivolto al settore del marketing, delle vendite e dell’assistenza tecnica e quello utile a realizzare l’aspetto informativo aziendale.
Per quanto riguarda il primo aspetto Intranet rende semplice la distribuzione di materiale promozionale, di cataloghi, di listini prezzi elettronici.
Inoltre fornisce un supporto ai clienti grazie all'invio di informazioni e offerte commerciali su richiesta. Le domande più frequenti possono essere trattate in opportuni file di FAQ (Frequently Asked Question).
Il secondo punto è quello più interno all'azienda.
La riorganizzazione dei sistemi informativi su un architettura
Internet si adatta particolarmente alle imprese distribuite sul territorio
e permette di superare le rigidità organizzative che spesso hanno
caratterizzato le imprese commerciali. Le informazioni necessarie ad ogni
funzione sono distribuite sulla rete e sono accessibili in modo flessibile
adattandosi alla variabilità dell’ambiente esterno e alle continue
risposte organizzative.