Sabato 21 Dicembre 2024
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Alla luce del protrarsi della guerra di aggressione da parte della Russia nei confronti dell’Ucraina, del sostegno della Bielorussia a tale guerra e delle riferite atrocità commesse dalle forze armate russe è entrato in vigore un sesto pacchetto di sanzioni, che comprende:
Per maggiori informazioni si invita a consultare il comunicato stampa del Consiglio Europeo e il dettaglio del sesto pacchetto, contenuto nel Regolamento (UE) 2022/876.
Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato un quinto pacchetto di sanzioni economiche e individuali nei confronti della Russia, comprendente diverse misure, tra cui:
Il Consiglio ha deciso inoltre di sanzionare le imprese i cui prodotti o tecnologie hanno svolto un ruolo nell’invasione, oligarchi e imprenditori chiave, alti funzionari del Cremlino.
Per maggiori dettagli consultare i regolamenti e le decisioni pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione L110.
L’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli aveva pubblicato l'avviso del 28/3/2022 (pdf), che fornisce chiarimenti sul divieto di esportazione in Russia dei beni di lusso e l'avviso dell’8/4/2022 (pdf) sul riesame delle autorizzazioni all’esportazione di beni a duplice uso.
Si ricorda, infine, che segnalazioni e richieste di informazione possono essere inviate alla casella di posta elettronica dedicata della Farnesina.
Il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale ha costituito un’Unità di crisi a sostegno delle imprese esportatrici verso i Paesi coinvolti dal conflitto e dalle conseguenti sanzioni.
In questo contesto è stata creata una casella di posta elettronica dedicata, alla quale le imprese possono indirizzare segnalazioni e richieste di informazione.
l'UE ha varato un nuovo pacchetto di restrizioni nei confronti della Federazione russa. Si tratta del Regolamento di esecuzione UE n. 2022/427 del 15 marzo 2022 che amplia l'elenco delle persone, entità e organismi soggetti a misure restrittive e del Regolamento (UE) n. 428 del 15 marzo 2022 che aggiorna, elencandoli dettagliatamente, le precedenti liste di beni che non possono essere esportati verso la Federazione Russa.
Sono innanzitutto previste restrizioni all’esportazione di beni e tecnologie per l’industria della difesa, per la sicurezza e per l’industria energetica.
Stop anche all’export di beni di lusso e del made in Italy. Tra gli altri, segnaliamo: caviale e tartufi, vini (compresi i vini spumanti), birre, acquaviti e altre bevande contenenti alcole di distillazione, pelletteria, selleria, articoli da viaggio, borsette e articoli simili di alta qualità, profumi, acque da toletta e cosmetici, prodotti di bellezza e per il trucco, cappotti, giacche o altri indumenti, accessori di abbigliamento e calzature (indipendentemente dal materiale), tappeti e arazzi, perle, pietre preziose e semipreziose, articoli di perle, di gioielleria o di oreficeria orologi ed altro.
Con Nota del 2 marzo 2022 n. 99410/RU l'Agenzia delle Dogane ha fornito alcune precisazioni sulle misure restrittive nei confronti della Federazione Russa e dell'Ucraina sia all'importazione che all'esportazione. Il documento si sofferma anche sulle deroghe alle restrizioni, le cui condizioni devono, in ogni caso, essere dichiarate dall'esportatore nella dichiarazione doganale, attraverso l'utilizzo di specifici codici.
In aggiunta alle restrizioni in vigore verso la Federazione Russa, con il Regolamento (UE) 2022/355 del 2 marzo 2022 sono state inasprite le sanzioni verso la Bielorussia, al quale è seguita la Nota n. 105746/RU del 7 marzo 2022 (pdf) dell'Agenzia delle Dogane, che fornisce indicazioni sulle misure restrittive all'importazione e all'esportazione da e verso la Bielorussia e sulle relative deroghe.
Si segnala che la Dogana ha informato che tutte le ultime restrizioni disposte verso i Paesi coinvolti nel conflitto in corso sono state integrate nella TARIC, dove per ogni voce doganale interessata è possibile ottenere le relative indicazioni aggiornate circa la possibile restrizione.
Nel sottolineare l’importanza del rispetto delle disposizioni dell'Unione, la Dogana precisa che la mancata applicazione dei Regolamenti comunitari concernenti le misure restrittive nei confronti di determinati Paesi terzi assoggettati ad embargo commerciale è sanzionata dall’art. 20 del D.Lgs. 15 dicembre 2017, n. 221, che prevede, per le diverse condotte, la reclusione da un minimo di un anno a un massimo di sei anni, la multa da un minimo di 15.000 euro a un massimo di 250.000 euro, oltre alla confisca dei beni oggetto del reato.
Viene, inoltre, raccomandato agli esportatori di consultare puntualmente la banca dati TARIC e di attenersi alle indicazioni fornite, monitorando costantemente anche il portale ADM nella Sezione dedicata alla crisi russo ucraina per seguire l’aggiornamento delle disposizioni emanate in ragione dell’evolversi della crisi in corso.
La Dogana precisa, inoltre, che le misure adottate o in corso di adozione per assicurare l’applicazione delle sanzioni emesse potranno portare ad un incremento dei controlli doganali sulle merci provenienti o dirette in particolare verso le zone coinvolte nella crisi.
È stata infine emanata la Comunicazione n. 6830 del 7 marzo 2022 dell'Autorità nazionale UAMA (pdf), che dispone la sospensione per un mese di tutte le autorizzazioni in corso di rilascio o già rilasciate per i beni a duplice uso destinati alla Federazione russa e alla Bielorussia.
Si realizza così di fatto lo stop all'export dei beni a duplice uso verso quei Paesi per un mese a partire dal 7 marzo. L’UAMA si riserva di rivalutare la decisione entro il periodo di sospensione stabilito.
Alla luce delle comunicazioni sopra richiamate, si precisa che la Camera di commercio, nel rilasciare la documentazione per l'esportazione verso i Paesi coinvolti dalle sanzioni non apporrà visti su dichiarazioni che facciano riferimento a deroghe o a esclusioni dalle misure restrittive, né a dichiarazioni indicanti la destinazione d'uso delle merci, lasciando agli esportatori l'onere delle verifiche - attraverso la banca dati TARIC – le condizioni di esportabilità dei propri prodotti e la responsabilità delle dichiarazioni nei confronti dell'Amministrazione doganale, chiamata a vigilare sul rispetto dei divieti di esportazione.
Si ricorda, inoltre, quanto pubblicato nel riquadro dedicato alla Federazione Russa su Procedure richieste da particolari Paesi.
Le restrizioni riguardano prevalentemente le categorie merceologiche già ricomprese nel Regolamento UE 833/2014 (beni a duplice uso e beni declinati nell'allegato II del regolamento) che con le disposizioni dell'UE degli ultimi giorni sono state ulteriormente implementate. Inoltre, vige il Regolamento (UE) n. 269/2014 concernente misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina.
Per una panoramica di dettaglio di sanzioni già in vigore prima della attuale crisi si rimanda ad un documento di sintesi reperibile al link NOTA MISURE RESTRITTIVE FR SANZIONI UE febbraio 2021.pdf (ice.it) elaborato dall'Agenzia ICE di Mosca, che è deputata ad assistere le imprese in loco (recapiti)
Com’è noto, il 23 febbraio l'UE ha adottato un pacchetto di ulteriori misure restrittive, tra le quali misure di congelamento di fondi e risorse economiche nei confronti di soggetti designati.
Il testo degli atti normativi adottati, che modificano ed attuano il Regolamento (UE) n. 269/2014, è consultabile al seguente link:
Publications Office (europa.eu) (REGOLAMENTO (UE) 2022/259)
Il 25 febbraio, poi, l'UE, visto l'aggravarsi della situazione in Ucraina, ha adottato ulteriori misure restrittive, che modificano il Regolamento (UE) n. 833/2014 e ha ampliato l'elenco dei soggetti designati che figura nell'allegato I del Regolamento (UE) n. 269/2014. Il testo degli atti normativi adottati, è consultabile ai seguenti link:
Publications Office (europa.eu) (REGOLAMENTO (UE) 2022/328 fare riferimento all'allegato VI per i dettagli sulle merci coinvolte dalle restrizioni)
Publications Office (europa.eu) (REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/332)
Il 26 febbraio l'Unione europea ha adottato ulteriori misure restrittive, che modificano il Regolamento (UE) n. 833/2014, tra le quali il divieto di ogni operazione con la Banca centrale di Russia.
Il testo degli atti normativi adottati, è consultabile al seguente link:
Publications Office (europa.eu) (REGOLAMENTO (UE) 2022/334)
Come previsto dalla normativa dell'Unione, le sanzioni riguardano specifiche categorie merceologiche, il settore finanziario e restrizioni destinate a specifiche persone fisiche e giuridiche e per alcune categorie di beni l'export deve essere autorizzato con specifica autorizzazione rilasciata dall'Autorità competente, ovvero nel nostro caso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale .
Per le prossime operazioni commerciali si consiglia fortemente di disciplinare contrattualmente con il cliente le ipotesi di blocchi all’esportazione di eventuali ritardi che possono essere generati dalla necessità di richiedere autorizzazioni prima non necessarie o da altri fattori.
Si richiama inoltre l’attenzione delle imprese sulla necessità di:
Per quanto riguarda i documenti per l’estero rilasciati dalla Camera di Commercio, posto che attualmente non vige alcun embargo generalizzato verso la Federazione russa, non vi sono restrizioni nel rilascio di certificati di origine, visti e attestati per operazioni dirette verso tale Paese, salva la necessità di integrare la pratica con una specifica dichiarazione. Maggiori info in proposito su Procedure richieste da particolari Paesi | Camera di Commercio di Bergamo (camcom.it)
È invece sospeso in via cautelativa il rilascio di carnet ATA.