Nei primi anni Cinquanta il presidente Giacinto Gambirasio concepisce l’idea di un edificio per i contratti e le manifestazioni che vada a completare il nuovo centro di Bergamo. Il progetto degli esterni è affidato nuovamente all’architetto Marcello Piacentini, mentre gli interni sono totalmente assegnati all’architetto Sandro Angelini.
Marcello Piacentini concentra la propria attenzione sul rapporto del nuovo edificio con la piazza della Libertà, sulla quale esso si affaccia, che è fortemente caratterizzata dalla presenza dell’elegante e imponente palazzo di Alziro Bergonzo. La lunga e simmetrica facciata studiata da Piacentini colloquia cromaticamente con la piazza e ne vivacizza sapientemente il ritmo col grigio dei marmi bergamaschi di Zandobbio e san Benedetto. Sandro Angelini studia, invece, la distribuzione interna che deve soddisfare le principali funzioni di una borsa merci più tutta una serie di minori e complesse attività. Nel 1954 furono indetti due concorsi, uno di pittura e uno di scultura, per l’abbellimento e la decorazione dell’edificio che hanno visto protagonisti molti artisti del panorama bergamasco di quegli anni (Costante Coter, Erminio Maffioletti, Domenico Rossi, Elia Ajolfi, Sandro Pinetti, ecc.).
Il Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni venne inaugurato il 31 ottobre 1954. Oggigiorno, al primo piano sono presenti le sale per convegni e riunioni (sala Sestini, sala del Consiglio), mentre al secondo e al terzo si trovano gli uffici di Bergamo Sviluppo. La Camera di commercio mette a disposizione delle amministrazioni statali ed enti le sale convegni.