Venerdì 22 Novembre 2024
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La terza rendicontazione di sostenibilità per la Camera di commercio include per la prima volta un indicatore che misura l’impatto di una sua azione diretta sulle imprese.
La Camera di commercio prosegue nel suo impegno di rendicontare la sostenibilità che ha intrapreso tre anni fa. Il bilancio di sostenibilità 2022, presentato oggi in conferenza stampa, è testimonianza dell’obiettivo strategico che l’Ente si è prefisso, dando conto delle varie sfaccettature della sostenibilità ambientale, economica e sociale in cui la Camera di commercio è coinvolta.
Nel Bilancio di sostenibilità 2022 la Camera ha individuato, attraverso l’analisi di materialità avviata con la prima edizione del documento e approfondita di anno in anno, le tematiche ESG (Environmental, Social and Governance) maggiormente significative per l’Ente e per i vari portatori d’interesse.
Un primo aspetto che emerge dalla rendicontazione di sostenibilità del 2022 è la digitalizzazione dei processi. T@chiweb, l’applicativo per il rilascio a distanza delle carte tachigrafiche per gli autoveicoli commerciali, ha gestito il 90% delle richieste. Il 39% dei certificati d’origine e il 28% delle vidimazioni documentali e delle autentiche di firma sono stati rilasciati con la modalità “Stampa in azienda”, che non richiede più il ritiro presso gli uffici. Il 42% delle firme digitali è stato erogato con riconoscimento a distanza del richiedente. I pagamenti della Camera di commercio sono stati effettuati in media 20 giorni prima della scadenza di 30 giorni fissata dalla legge.
La Camera di commercio ha sviluppato una particolare attenzione alla riduzione del proprio impatto sull’ambiente. Nel 2022 le emissioni dirette derivanti dal consumo di benzina e di gas naturale per il riscaldamento della sede di Treviglio sono state pari a 3,67 t CO₂eq, in miglioramento rispetto al 2021. Inoltre, grazie all’acquisto di energia elettrica totalmente verde per la sede di Bergamo, le emissioni indirette sono scese dalle 125,88 t CO₂eq del 2020 a 57,91 t CO₂eq.
Ma la vera novità di questo bilancio è l’inizio di un ulteriore approccio nella rendicontazione che vede la Camera impegnata a enucleare i principali impatti delle proprie attività, in coerenza con i nuovi standard della Global Reporting Initiative. Si tratta di un processo innovativo che mira a esprimere in prospettiva una valutazione qualitativa e/o quantitativa degli effetti che hanno le attività della Camera di commercio sul tessuto imprenditoriale locale e sul territorio bergamasco. Per sviluppare tale progetto la Camera si avvale del supporto metodologico del Dipartimento di scienze aziendali dell’Università degli Studi di Bergamo, coordinato dalla prof.ssa Servalli.
Nel merito, la Camera in collaborazione con Bergamo Sviluppo ha già sperimentato l’elaborazione di un primo indicatore che misura gli impatti generati dal proprio Punto Impresa Digitale. Nella sostanza, si è misurato il livello di maturità digitale delle imprese prima e dopo un intervento specifico finanziato con risorse camerali. Dopo tale intervento sono diminuite le imprese con un livello “apprendista” di maturità digitale e sono aumentate le imprese con livello “specialista” ed “esperto”. Nel complesso, inoltre, il valore medio di maturità digitale, che era pari a 2,2 prima del bando, è salito a 2,52.
Questo percorso ha poi fatto scaturire un nuovo incrocio nella tabella di raccordo tra l'analisi di materialità e la mappa strategica dell’Ente. La valutazione degli impatti generati si raccorda infatti con l’obiettivo strategico della Camera “Transizione digitale ed ecologica” perché contribuisce a realizzarlo.
Il percorso di valutazione degli impatti generati rappresenta un aspetto centrale della pianificazione strategica della Camera di commercio di Bergamo. La mappa strategica, che guida le decisioni e le iniziative dell’Ente, fornisce il quadro di riferimento della sua operatività, definendone gli obiettivi e le priorità ed evidenziando al contempo il contributo della Camera di commercio agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. All’interno di tale quadro di riferimento, la valutazione degli impatti permetterà di comprendere se gli obiettivi stabiliti stanno effettivamente producendo i risultati sperati.
Questa sinergia tra pianificazione strategica e monitoraggio degli impatti permetterà all’Ente di gestire le risorse in modo ottimale, di incrementare la propria capacità di creare valore e, infine, di promuovere lo sviluppo sostenibile nel territorio bergamasco.
Dichiara il presidente Carlo Mazzoleni: “Questa prima fase di lavoro sugli impatti, condotta dalla Camera di commercio di Bergamo insieme a Bergamo Sviluppo, ha portato alla rappresentazione di un primo indicatore, che misura gli impatti generati dall’attività del Punto Impresa Digitale sulle imprese che da questo vengono assistite, in particolare a seguito di una specifica agevolazione finanziaria messa a disposizione dalla Camera stessa. I risultati hanno restituito una misurazione degli effetti positivi realizzati e quindi una utile quantificazione del ritorno di un investimento. È un interessante percorso che vale la pena di approfondire”.