Martedì 26 Novembre 2024
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Nel secondo trimestre l’andamento del comparto risulta migliore delle aspettative, anche per l’effetto dei prezzi; aumentano però le incertezze per la seconda metà dell’anno.
Nel secondo trimestre corre il volume d’affari del settore terziario a Bergamo. In particolare, nei servizi le imprese con almeno 3 addetti mettono a segno una variazione su base annua ancora molto marcata (+20,1%), mentre nel commercio al dettaglio la crescita tendenziale si ferma al +6%. La dinamica più recente è però meglio leggibile dall’analisi delle variazioni congiunturali, ossia calcolate rispetto al trimestre precedente, indicatore che per i servizi raggiunge il +5,8%, evidenziando un’ulteriore accelerazione della velocità di crescita. Il commercio, che nel primo trimestre aveva evidenziato un rallentamento, si riporta anch’esso su ritmi sostenuti (+2%).
I livelli di attività, misurati dagli indici calcolati rispetto al 2010, raggiungono il punto di massimo della serie storica per quello che riguarda i servizi (113,9), mentre si riportano sui valori di undici anni fa nel commercio al dettaglio (94,6). Se quindi i timori di una possibile interruzione della fase di crescita non si sono al momento avverati, anche per l’effetto dell’aumento dei prezzi che contribuisce a “gonfiare” i risultati di fatturato, il clima di fiducia degli imprenditori registra però un peggioramento, indice della grande incertezza che grava sulle prospettive per la seconda parte dell’anno.
Commenta il presidente Carlo Mazzoleni: “A Bergamo il fatturato dei servizi continua a crescere. Questo risultato si deve sia all’aumento dei prezzi che all’ottima performance del comparto alloggio e ristorazione, che recupera ampiamente i livelli del periodo pre-Covid. Risultato positivo anche per il commercio al dettaglio che migliora rispetto al trimestre precedente. Il clima di incertezza pesa però sulle aspettative degli imprenditori relative a ordini e volume d’affari, evidenziando un peggioramento rispetto allo scorso trimestre. Nei prossimi mesi saranno cruciali le dinamiche dell’inflazione nonché l’effetto di quest’ultima sui consumi e sulla capacità di risparmio delle famiglie.”