Mercoledì 18 Dicembre 2024
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Le variazioni tendenziali dello scambio con i 10 maggiori partner internazionali di Bergamo sono negative con l’eccezione di Spagna e Regno Unito
Il valore delle esportazioni di Bergamo nel secondo trimestre totalizza 5.363 milioni di euro, con una variazione del -1,6% su base annua che rimane in territorio negativo. Le corrispondenti variazioni registrate dalla Lombardia e dall’Italia sono del +0,1% e del +0,5%.
Le importazioni sono state pari a 3.544 milioni (-0,7% tendenziale, contro -1,1% in Lombardia e 4,6% in Italia).
Il saldo trimestrale della bilancia commerciale di Bergamo è positivo per 1.819 milioni, superiore al saldo del trimestre corrispondente dell’anno scorso (1.578 milioni).
Per quanto riguarda le prestazioni dei settori trainanti dell’export provinciale, la situazione è la seguente: macchinari (1.255 milioni, -2,6%), prodotti chimici (834 milioni, +2,5%), metalli di base (722 milioni, -11,6%), mezzi di trasporto (548 milioni, -1,2%), gomma e materie plastiche (492 milioni, -4,7%), apparecchi elettrici (382 milioni, +8,3%), alimentari (330 milioni, +1,5%) e tessile e abbigliamento (251 milioni, +0,1%).
Per area geografica di destinazione, nel trimestre in esame l’area EU registra un decremento ( 3,1%), mentre i Paesi non UE sono in lieve aumento (+0,6%). Tra questi, la situazione è tuttavia variegata: al contributo negativo dei Paesi europei non UE e dell’Asia orientale fa riscontro un contributo positivo, di intensità maggiore, di Africa settentrionale, America centro-meridionale e Medio Oriente.
Rispetto al corrispondente trimestre dell’anno precedente, le variazioni dei primi 10 paesi per interscambio commerciale con Bergamo sono negative con l’eccezione di Spagna e Regno Unito.
La variazione tendenziale dell'export semestrale bergamasco di macchinari verso l’Arabia Saudita è del +36%. Le esportazioni bergamasche di macchinari verso l’Arabia Saudita rappresentano ora una quota del 4% della stessa merceologia, in aumento di due punti rispetto all’anno scorso.
Le esportazioni semestrali bergamasche verso il Kirghisistan sono diventate 30 volte più alte in valore rispetto al 2022; quelle bresciane verso lo stesso Paese sono ora 47 volte più alte.
Commenta il presidente Carlo Mazzoleni: “La variazione trimestrale rimane in campo negativo, tuttavia con un’intensità minore rispetto alla variazione cumulata semestrale, segnale che potrebbe preludere a un processo di rientro. La Lombardia, che ha iniziato a soffrire della contrazione del commercio internazionale prima di Bergamo, è già timidamente in positivo. Lo stesso movimento si riscontra nei numeri del nostro partner commerciale, la Germania. Si auspica che l’imminente calo del costo del denaro da parte della BCE e della FED dia nuovo slancio alla domanda” .