Martedì 24 Dicembre 2024
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A Bergamo il 2022 archivia una crescita rilevante per i servizi (+13%) e più contenuta nel commercio al dettaglio (+5,3%), dove i prezzi accelerano e le aspettative sono negative.
Nel quarto trimestre del 2022 il fatturato delle imprese bergamasche del terziario con almeno 3 addetti cresce su base annua del +6,2% nei servizi e del +5,4% nel commercio al dettaglio, mentre rispetto al trimestre precedente la variazione risulta del +1,8% in entrambi i comparti: un incremento congiunturale rilevante dopo la battuta d’arresto registrata nel terzo trimestre. Tale ripresa risulta particolarmente significativa nei servizi, perché avviene in concomitanza con un raffreddamento dei prezzi di vendita: negli ultimi tre mesi i listini risultano in aumento del +2,4%, un ritmo di crescita dimezzato rispetto a inizio anno.
Nel commercio al dettaglio invece l’inflazione sembra non avere ancora finito di accelerare: i prezzi registrano l’incremento record del +5%. Nel complesso, il 2022 ha visto crescere il fatturato delle imprese dei servizi del +13%, mentre nel commercio l’incremento si è limitato al +5,3%. Questa diversa situazione dei due comparti si riflette anche nelle aspettative delle imprese, che tornano in territorio positivo per i servizi e risultano invece negative nel commercio.
L’occupazione delle imprese del commercio al dettaglio prosegue invece la fase espansiva: il saldo del numero di addetti risulta infatti positivo anche nel quarto trimestre (+0,5%), consentendo di archiviare per il 2022 una crescita media del +1,1%. Il dato evidenzia comunque un rallentamento rispetto agli incrementi nell’ordine del +2% registrati nel biennio precedente.
Commenta il presidente Carlo Mazzoleni: “Il 2022 è stato l’anno dei servizi, che hanno recuperato vigore dopo l’eliminazione delle restrizioni dovute al Covid e vedono ora il futuro con favore. Il commercio al dettaglio è invece cresciuto in minore misura, con prezzi in aumento e aspettative non del tutto positive. Sul fronte dell’inflazione, nel commercio all’ingrosso la fiammata è stata nel primo trimestre, per poi smorzarsi e trasferirsi nei prezzi al dettaglio che hanno registrato la loro più forte variazione nell’ultimo trimestre dell’anno”.
In allegato il rapporto completo.