Mercoledì 18 Dicembre 2024
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Bergamo è la prima provincia lombarda per export di bevande. La produzione lattiero-casearia continua a crescere nonostante le difficoltà della filiera
Il 2023 ha registrato un aumento delle esportazioni agroalimentari pari a +16,8% rispetto a un anno fa, risultato di gran lunga superiore sia rispetto alla Lombardia (+7,2%) che all’Italia (+5,8%). L’ottimo andamento provinciale si spiega sia con la spiccata crescita dell’industria alimentare e delle bevande (+17,9%) che con quella più contenuta registrata dal settore primario (+7,5%).
L’industria delle bevande, che rappresenta oltre la metà delle esportazioni agroalimentari bergamasche, è aumentata del +31,7% rispetto a un anno prima. Bergamo risulta in questo ambito la prima provincia lombarda per valore esportato.
L’industria alimentare ha registrato, invece, complessivamente una variazione del +3,9%. A pesare maggiormente sono la crescita delle esportazioni di altri prodotti alimentari (+10,8%), dei prodotti delle industrie lattiero-casearie (+10,8%) e di frutta e ortaggi lavorati e conservati (+7,2%). Sono, invece, in calo la carne lavorata e i prodotti da forno e farinacei, che rappresentano però solo il 15% delle esportazioni dell’industria alimentare.
Il settore primario, infine, ha avuto una variazione positiva grazie all’andamento dei prodotti di colture non permanenti (+2,2%) e permanenti (+11,7%), due comparti che da soli rappresentano la quasi totalità delle esportazioni in valore del settore. Positiva anche la variazione di prodotti della pesca e di animali vivi e prodotti di origine animale. In calo invece le piante vive e i prodotti della silvicoltura.
Nel 2023 le esportazioni agroalimentari bergamasche ammontano complessivamente a 1.430 milioni di euro e rappresentano il 7% delle esportazioni complessive, una quota rimasta abbastanza stabile negli ultimi quattro anni. Rispetto alle altre province lombarde, Bergamo rappresenta circa il 14% delle esportazioni agroalimentari regionali, confermandosi la seconda provincia per export agroalimentare dopo Milano, che da sola vale quasi il 30% del valore esportato dalla Lombardia. A seguire si trovano stabilmente Mantova, Cremona, Brescia, Varese, Pavia, Lodi, Como, Lecco, Monza-Brianza e, infine, Sondrio.
La congiuntura agricola bergamasca attraversa quindi un periodo positivo. I costi di produzione sono calati mentre i prezzi alla produzione tengono, sicché sono cresciuti i margini di redditività delle imprese. Bergamo è il secondo polo lombardo per l'export agroalimentare e addirittura primo nel comparto delle bevande, fattori che sottolineano la forza dell’industria agroalimentare bergamasca.