Mercoledì 27 Novembre 2024
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Si arresta la caduta nell’industria, mentre l’artigianato conferma l’andamento stagnante. Pessimisti gli imprenditori: la ripresa della domanda non è all'orizzonte
Nel terzo trimestre il livello della produzione manifatturiera bergamasca si conferma inferiore ai valori del 2023: la flessione su base annua risulta pari al -0,8% per l’industria e al -1% per l’artigianato. Le variazioni congiunturali, ossia calcolate rispetto al trimestre precedente, risultano però sostanzialmente nulle (rispettivamente +0% e -0,2%), fotografando una situazione di stabilità nell’ultimo periodo, come evidenziato dall’andamento degli indici della produzione che si attestano a 117,9 per l’industria e 121,5 per l’artigianato (base 2015=100). L’industria interrompe così, almeno momentaneamente, la fase di caduta che ha comportato la perdita di quasi 4 punti rispetto al 2022, mentre per l’artigianato si tratta di una conferma dell’andamento “piatto” dei trimestri precedenti. L’analisi degli altri indicatori non sembra fornire indizi di una possibile ripresa a breve termine: il fatturato si conferma stagnante, mentre gli ordini evidenziano una divaricazione tra industria (-1,5% congiunturale) e artigianato (+1,7%). I segnali più pessimisti vengono però dalle aspettative degli imprenditori, che soprattutto nell’industria registrano valori decisamente negativi, in particolare sull’evoluzione della domanda.
Le imprese dell’industria bergamasca con almeno 10 addetti archiviano, su base annua, una flessione limitata della produzione: la variazione tendenziale è pari a -0,8%, in miglioramento rispetto ai trimestri precedenti e in particolare rispetto al secondo, dove il calo era stato del -2,5%. Anche il confronto su base trimestrale mostra un miglioramento della dinamica, registrando una variazione congiunturale nulla dopo i valori negativi della prima metà del 2024. La performance orobica nel terzo trimestre è stata lievemente migliore rispetto alla media regionale, che ha registrato flessioni tendenziali e congiunturali rispettivamente del -1% e del -0,4%. Il numero indice della produzione industriale bergamasca rimane quindi a quota 117,9, dopo una fase negativa che, al netto di una pausa nel terzo trimestre 2023, ha comportato una perdita cumulata di quasi 4 punti in due anni.
Commenta il presidente Carlo Mazzoleni: “I dati del terzo trimestre confermano una situazione di sostanziale stabilità per la produzione manifatturiera bergamasca, ma non restituiscono ancora segnali di ripresa a breve termine. Il contesto economico rimane difficile, con una domanda debole dovuta al contesto geopolitico, alle condizioni ancora restrittive del credito e alla crisi del modello industriale tedesco. Le aspettative non lasciano quindi spazio all’ottimismo. Nonostante tutto, l’occupazione rimane stabile, probabilmente per le difficoltà di reperimento delle figure professionali richieste, su cui inizia a pesare anche l’effetto del declino demografico”.