Lunedì 30 Dicembre 2024
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Cala il totale delle imprese e la densità imprenditoriale. Meno ditte individuali, più società di capitali.
In dieci anni il numero totale di imprese attive iscritte al Registro imprese della Camera di commercio di Bergamo è passato da 86.921 della fine del 2011 a 83.744 dell’ultimo 31 dicembre 2020: nel periodo considerato si è prodotto quindi un calo di 3177 unità. Non si tratta di una sorpresa perché i rapporti sull’andamento delle iscrizioni elaborati trimestralmente dalla Camera di commercio hanno osservato il fenomeno nel tempo, mantenendo costante l’annotazione che lo stock delle imprese attive è in calo tendenziale dalla metà del 2012.
La diminuzione si è concentrata per intensità nei primi tre e negli ultimi tre anni del decennio, in cui il numero medio del calo si è attestato su 450 unità per anno. Il calo maggiore si è verificato nel 2013 rispetto all’anno precedente con una perdita di 539 imprese. Gli anni centrali 2015-2017 sono invece quelli in cui la diminuzione ha rallentato al passo medio di 157 imprese in meno per ciascun anno, con un minimo di 82 imprese in meno nell’anno 2015.
Se si analizzano le consistenze delle imprese classificate per settore di appartenenza, si nota che la variazione non ha interessato tutti allo stesso modo. Solo in leggera diminuzione il settore primario che, per numero di imprese attive, è passato dal 6% al 5,8% del totale. Per quanto riguarda il manifatturiero, alla fine del 2011 vi apparteneva il 37,7% delle imprese attive, mentre a fine 2020 era inquadrato in questo settore il 33,7%. Stabile il commercio intorno al 22,5% all’inizio e alla fine del periodo, con un rialzo temporaneo di quasi un punto percentuale negli anni centrali del decennio.
In salita i servizi, le cui imprese sono passate con una crescita costante dal 33,7% al 38,1% sul totale delle imprese attive. All’interno del terziario, le imprese di trasporto sono state sostanzialmente stabili intorno al 2,5% del totale, l’alloggio e la ristorazione ha registrato una lieve crescita dal 6,2% al 6,9%, i servizi alle imprese sono passati dal 15,6% al 18,1%, le attività finanziarie e assicurative sono cresciute lievemente dal 2,3% al 2,8%, mentre i servizi alla persona sono lievitati di un punto, passando dal 6,9% al 7,9%.
Commenta il presidente Carlo Mazzoleni: “Notiamo dai dati decennali del nostro Registro imprese un fenomeno, che procede a passo lento ma inesorabile, di concentrazione delle imprese. Le imprese individuali, oggi ancora la fetta più rilevante tra le forme giuridiche d’impresa in provincia di Bergamo, cedono lentamente il passo a forme più strutturate e solide di azienda, ossia la società di capitali. Questo fenomeno è particolarmente evidente nella manifattura. Un’altra tendenza è la terziarizzazione dell’economia, che si legge nel crescente numero di imprese appartenenti al settore dei servizi rispetto a quelle del manifatturiero.”