Lunedì 23 Dicembre 2024
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Dalle indicazioni degli imprenditori Orio al Serio emerge come punto di forza, ma le valutazioni su strade, autostrade e ferrovie sono peggiori della media regionale.
È una fotografia in chiaroscuro quella scattata dalla Camera di commercio di Bergamo sulla qualità delle infrastrutture del territorio, in base ai dati dell’indagine realizzata da Unioncamere Lombardia sulle imprese con almeno 10 addetti attive nell’industria e su quelle con almeno 3 addetti dei settori artigianato manifatturiero, servizi e commercio al dettaglio.
Il punto di forza della provincia è sicuramente rappresentato dalle infrastrutture aeroportuali, valutate molto positivamente dalle imprese bergamasche grazie alla presenza dell’aeroporto di Orio al Serio, in forte crescita negli ultimi anni: la somma dei giudizi “ottimi” e “buoni” si aggira intorno all’80% nei servizi (83%) e nell’industria (79%), mentre per artigianato e commercio al dettaglio si ferma rispettivamente al 72% e al 65%.
Al secondo posto della classifica stilata dalle imprese, con valutazioni decisamente meno positive, si trova la rete stradale/autostradale, che archivia giudizi ottimi o buoni compresi tra il 50% e il 60% (servizi: 60%; industria: 58%; commercio al dettaglio: 55%; artigianato: 53%), percentuali sempre inferiori alla media regionale.
I gradini successivi della graduatoria sono occupati dalle reti digitali mobili (4G e 5G) e fisse (banda ultralarga), con valutazioni più elevate espresse dalle imprese del terziario, e dai nodi logistici, che registrano anch’essi giudizi inferiori alla media regionale.
Le infrastrutture che archiviano le valutazioni più severe sono i porti e la rete ferroviaria: se nel primo caso il giudizio negativo è in linea con quello registrato in Lombardia ed è il frutto della scarsa presenza di vie di navigazione interna, oltre che dei collegamenti non ottimali con i porti liguri, nel secondo caso le valutazioni delle imprese bergamasche risultano significativamente peggiori rispetto alla già non lusinghiera media regionale. La qualità del trasporto via treno è valutata negativamente soprattutto dalle imprese manifatturiere (industria: 17%; artigianato: 15%), mentre nel terziario le percentuali risultano più elevate (commercio al dettaglio: 42%; servizi: 34%).
Commenta il presidente Carlo Mazzoleni: “Per quanto riguarda il traffico passeggeri il territorio beneficia di una struttura aeroportuale efficiente, diventata da ormai quasi un decennio il terzo aeroporto nazionale, al vertice europeo sulla base dell’apprezzamento dei servizi offerti ai passeggeri secondo le rilevazioni di ACI World. Il trasporto su rotaia rappresenta invece da sempre per Bergamo un punto di debolezza, sia per quanto riguarda il traffico dei passeggeri che per quello delle merci, cosicché molto movimento che potrebbe utilizzare la ferrovia si riversa invece sulla rete stradale. Il pesantissimo calo del trasporto merci dell’aeroporto negli ultimi anni e la recente chiusura dello scalo merci ferroviario di Bergamo non fa che aggravare il problema del trasporto delle merci, particolarmente critico per una provincia a vocazione manifatturiera e fortemente esportatrice”.