Mercoledì 25 Dicembre 2024
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Le imprese attive crescono dello 0,7% trainate da costruzioni e servizi. Le nuove iscrizioni rallentano, aumentano le cessazioni, in linea con il 2019.
Il secondo trimestre 2022 si chiude con 94.914 sedi di imprese registrate in provincia di Bergamo. Le iscrizioni sono 1.272, in diminuzione del 3,9% su base annua. Le cessazioni complessive – che comprendono quelle d’ufficio e non d’ufficio – sono 882 (in aumento del 21,3% su base annua). Tra queste ultime, nello specifico, le cessazioni non d’ufficio sono 880 (+21,0% su base annua) mentre le cessazioni d’ufficio sono state solamente 2. Il saldo complessivo tra iscrizioni e cessazioni complessive risulta positivo per 390 unità, come anche il saldo tra iscrizioni e cessazioni non d’ufficio (+392 unità).
Il tasso di natalità delle imprese registra l’1,3% mentre il tasso di mortalità risulta pari a 0,9%. La somma di questi due indici ci dà il tasso di turnover lordo (2,3%) mentre la loro differenza è il tasso di turnover netto, solo lievemente positivo (0,4%). Questi ultimi due tassi mostrano come, nonostante la natalità d’impresa sia positiva, l’aumento della mortalità e quindi delle cessazioni complessive stia comportando un cambio della situazione demografica d’impresa della provincia.
Le imprese attive risultano in aumento di 596 posizioni, pari allo 0,7% su base annua, per un totale di 85.286. Disaggregando per settore economico, i servizi rappresentano il 38,6% delle imprese attive, seguiti da commercio (22,0%), costruzioni (20,9%), manifattura (12,6%) e agricoltura (5,8%). In relazione allo stesso trimestre dell’anno scorso sono cresciute le costruzioni (+263 pari allo 1,5% su base annua), i servizi (+438 con una variazione pari a 1,3% su base annua) e l’agricoltura (+30 pari a 0,6% su base annua). Risultano, invece, diminuiti il commercio (‑133 pari a -0,7% su base annua) e la manifattura (-62 pari a -0,6% su base annua).
Commenta i risultati il presidente Carlo Mazzoleni: “Nel secondo trimestre 2022 la demografia delle imprese bergamasche si sta avvicinando sempre di più ai valori pre-pandemia. Le iscrizioni stanno infatti calando dopo la ripresa registrata nello stesso trimestre del 2021, mentre le cessazioni sono in aumento, avvicinandosi ai livelli del 2019. Le imprese attive continuano a crescere, grazie all’ottimo risultato delle costruzioni e dei servizi.”