Martedì 26 Novembre 2024
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L’export di macchinari verso la Cina supera i livelli del 2019. Sono le macchine agricole a registrare la crescita maggiore negli ultimi due anni.
Nel primo semestre 2021 il valore delle esportazioni di Bergamo ha raggiunto 8.335 milioni di euro. I macchinari, i prodotti chimici e i metalli, che complessivamente rappresentano il 54,6% delle esportazioni manifatturiere bergamasche, si confermano i settori trainanti. Le esportazioni manifatturiere sono il 97% del totale esportato. Le esportazioni di macchinari registrano un valore di 2.167 milioni di euro, pari al 26,0% delle esportazioni manifatturiere, e riportano una variazione percentuale pari a +33,3% rispetto allo stesso periodo del 2020. Questo miglioramento risulta evidente anche rispetto all’anno 2019 (+6,9%).
Rispetto al totale delle esportazioni manifatturiere, hanno l’incidenza percentuale maggiore le altre macchine di impiego generale (9,9%), le altre macchine per impieghi speciali (5,4%) e le macchine di impiego generale (5,3%); a seguire le macchine per l’agricoltura e la silvicoltura (2,8%) e le macchine per la formatura dei metalli (2,6%). Le esportazioni in valore assoluto delle categorie merceologiche in cui sono suddivisi i macchinari hanno ampiamente superato i dati dello stesso periodo dell’anno 2020 e la spinta si mostra molto positiva anche rispetto ai valori pre-Covid.
Le categorie merceologiche maggiormente dinamiche in relazione al primo semestre del 2020 sono le macchine per l’agricoltura e la silvicoltura (+73,1%), le altre macchine per impieghi speciali (+48%) e le macchine di impiego generale (+32,3%). Confrontando questi dati con lo stesso periodo dell’anno 2019, esente dagli effetti della crisi economica da Covid-19, le categorie che registrano maggiori variazioni sono le macchine per l’agricoltura e la silvicoltura (+22,6%), le altre macchine di impiego generale (+10,2%) e le macchine di impiego generale (+6%). Solo le macchine per la formatura dei metalli riportano un andamento negativo (-12,2%) rispetto ai valori pre-Covid del 2019.
Le esportazioni di macchinari verso i primi 10 Paesi osservano variazioni positive rispetto al 2020 con le variazioni maggiori registrate nei confronti della Cina (+98,3%) e l’Austria (+73,1%). Il confronto con il 2019 mostra, tuttavia, variazioni negative per Polonia (-53,5%), Stati Uniti (‑25,0%), Spagna (‑5,6%) e Paesi Bassi (‑5,4%).
In relazione all’incidenza percentuale dei primi 10 Paesi sulle esportazioni di macchinari, la Germania mantiene la prima posizione con il 14,1%. A seguire Francia (9,2%), Stati Uniti (6,0%) e Cina (5,3%).
Commenta il presidente Carlo Mazzoleni: “Gli ultimi dati Istat del primo semestre 2021 confermano che la crescita delle esportazioni bergamasche si deve soprattutto alla meccanica che rappresenta oltre un quinto dell’export provinciale. A guidare la ripresa sono i macchinari di impiego generale e le macchine agricole, mentre le macchine per la lavorazione dei metalli non si sono ancora riprese dopo il crollo del 2020. Tra i primi 10 Paesi per le esportazioni della meccanica si confermano Germania e Cina, entrambe pienamente al di sopra dei livelli pre-Covid”.