Venerdì 15 Novembre 2024
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Sono previste 6.090 entrate complessive nel mese di novembre e 21.290 nei tre mesi da novembre a gennaio 2018.
La Camera di Commercio pubblica i bollettini informativi del Sistema Excelsior sui programmi occupazionali delle imprese della provincia di Bergamo per il mese di novembre 2017 e per il trimestre successivo novembre-gennaio. Sono previste 6.090 entrate complessive nel mese di novembre e 21.290 nei tre mesi da novembre a gennaio 2018.
Nonostante la previsione "a scorrimento" mensile e trimestrale non si presti a un'analisi della dinamica in quanto influenzata dalla stagionalità, si può dire che il volume degli ingressi previsti si mantiene sostenuto nel mese (6.090 contro i 6.800 previsti per ottobre) e in espansione nei tre mesi che scavalcano l'anno (21.290 da novembre-gennaio contro la precedente previsione di 16.620 per ottobre-dicembre).
Se si tiene conto delle differenze nell'universo di riferimento, la ripartizione per macro-settore degli ingressi previsti da Excelsior è simile a quella risultante ex-post dai dati amministrativi delle comunicazioni di avviamento (che includono anche altri comparti non presenti in Excelsior come agricoltura, settore pubblico, lavoro domestico), segno che la previsione a breve termine delle imprese è realistica.
Divergono invece i numeri assoluti in quanto le comunicazioni obbligatorie, oltre a coprire l'intero universo dei rapporti di lavoro, si basano sui singoli contratti, anche di brevissima durata, aperti o riaperti, anche per semplice sostituzione di un lavoratore, nell'intero arco temporale.
Si possono quindi cogliere dai bollettini alcuni spunti sulla qualità o sulle difficoltà della domanda di lavoro da parte delle imprese. Il 23% degli ingressi previsti è destinato a profili ad alta specializzazione (dirigenti, specialisti, tecnici): si tratta di una quota superiore al dato medio nazionale (20%). In 29 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati. Il 14% delle entrate riguarderà personale laureato e il 44% (al netto delle risposte di irrilevanza dell'età) giovani con meno di 30 anni.