Lunedì 25 Novembre 2024
Vai al Contenuto Raggiungi il piè di pagina
Investimenti rallentati per effetto dell’incertezza, cresce la quota delle attrezzature informatiche e dei beni immateriali. Gli imprenditori prevedono la ripresa degli investimenti nel 2021
L’emergenza sanitaria e la conseguente crisi economica hanno rallentato gli investimenti delle imprese bergamasche nel 2020. E’ quanto emerge dall’ultima indagine congiunturale camerale. Tutti i settori sono caratterizzati da percentuali calanti di imprese investitrici rispetto al 2019, ma è nel manifatturiero dove la diminuzione è stata più rilevante: l’industria, pur mantenendosi il settore con il valore più elevato, sperimenta un calo dal 68,8% al 54,2%, mentre l’artigianato scende dal 30% al 20,3%.
Anche i servizi mostrano una marcata flessione (dal 40,3% al 30%), mentre nel commercio al dettaglio la discesa risulta molto più attenuata (dal 31,4% al 30,3%), probabilmente per il contributo della grande distribuzione a prevalenza alimentare, che non è stata penalizzata dalla situazione emergenziale. La situazione bergamasca non è un’eccezione. In tutti i paesi colpiti dalla pandemia significativa è stata la riduzione del prodotto interno lordo e in particolare delle sue voci più importanti, i consumi e gli investimenti.
La quota dedicata agli investimenti immateriali assume particolare peso nel commercio al dettaglio, benché sia l’unico settore dove si evidenzi un calo rispetto al 2019, mentre negli altri comparti la percentuale registra valori inferiori ma in crescita su base annua, soprattutto per via delle maggiori spese in software e consulenza, R&S, formazione.
Commenta il presidente Mazzoleni: "Gli investimenti sono stati penalizzati dall’incertezza e dall’impossibilità di qualsiasi pianificazione, fattori che hanno praticamente immobilizzato il risparmio privato e rallentato l’investimento delle imprese. È interessante notare la diversa composizione delle voci di investimento, che risponde alle logiche del lavoro agile, del commercio elettronico e della sicurezza. La scommessa che si percepisce dall’indagine è sulla progressiva normalizzazione della situazione sanitaria ed economica e quindi su una ripresa degli investimenti nel 2021."