La pietra di Berbenno si estrae esclusivamente nell'area della Valle Imagna, presso Berbenno e Ponte Giurino, da rocce calcaree giurassiche (formatesi nel Norico Superiore, cioè tra 215 e 204 milioni di anni fa) appartenenti alla formazione delle Argilliti di Riva di Solto. Si tratta di una formazione che affiora in Lombardia lungo una fascia ad andamento est-ovest dal lago di Lugano sino al Lago d'Iseo. La formazione è costituita da una ritmica alternanza di strati di argilliti, marne e calcari, sedimenti consolidati di un antico golfo tropicale, caratterizzato da bacini chiusi e lagune. La coltivazione della pietra di Berbenno avviene a cielo aperto mediante l'utilizzo di mezzi meccanici, mentre la lavorazione e la selezione dei singoli conci è esclusivamente artigianale, eseguita oggi come una volta. Da un punto di vista tecnico, la pietra di Berbenno è una roccia che presenta una singolare durevolezza, a cui si aggiungono buoni valori di resistenza meccanica ed agli effetti del gelo, proprietà che la rendono particolarmente adatta ad impieghi in esterno.
A livello locale l'impiego della pietra di Berbenno è uno dei caratteri più peculiari della Valle Imagna e dell'alta Val Taleggio, la cui architettura rurale rappresenta una vera e propria "isola culturale", contraddistinta da forme e tecniche costruttive particolarissime e non comuni alle attigue aree alpine. Gli antichi manufatti presenti sul territorio sono testimonianze emblematiche della durevolezza e dell'inalterabile bellezza del materiale: la tradizionale lavorazione a spacco artigianale mantenuta fino ai nostri giorni impreziosisce il semplice e genuino fascino di questa pietra, impiegata prevalentemente per la realizzazione di rivestimenti di muri, pavimentazioni e delle caratteristiche coperture in ordinate e ripide falde sovrapposte.