Le richieste di pagamento tramite bollettini postali sono iniziative commerciali private, del tutto estranee all'attività istituzionale della Camera di commercio di Bergamo ed i versamenti richiesti non sono obbligatori bensì legati all'adesione ad una proposta commerciale (ad esempio l'inclusione del nominativo dell'impresa in siti internet o cataloghi online a fini pubblicitari).
In occasione dell'iscrizione al Registro imprese o nel periodo di versamento del diritto annuale, vengono spediti bollettini ingannevoli con diciture che simulano l'invio da parte della Camera di commercio (es.: "C.C.I.A.A. Camera di commercio industria artigianato agricoltura") o con frasi che richiamano obblighi di pagamento alle imprese iscritte alla Camera di commercio (quali, ad esempio: "Registro telematico imprese", "Casellario unico telematico imprese", "Elenco delle ditte", "Registrazione marchi / brevetti in database privati", "Iscrizione al portale e rilascio di certificato di adesione", ecc.).
Il diritto annuale non si paga tramite bollettino postale o bonifico bancario ma esclusivamente con:
- addebito in conto Telemaco;
- modello di pagamento F24;
- piattaforma online PagoPA.
Iniziative dell'Autorità Antitrust
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha messo a disposizione un vademecum dal titolo Io non ci casco! Bollettini e moduli ingannevoli (pdf), quale utile strumento divulgativo a favore delle imprese contro i raggiri commerciali posti in essere ai loro danni. Per chi volesse segnalare pratiche commerciali scorrette, pubblicità ingannevole e occulta sono disponibili il numero verde 800 166 661 e il sito www.agcm.it.
Modalità di contatto della Camera di commercio
A seguito di alcune segnalazioni riguardanti tentativi di truffa ai danni delle imprese tramite telefonate per chiedere dati aziendali e offrire servizi, si ricorda che:
- la Camera di Commercio divulga informazioni attraverso i propri canali ufficiali web e social, oltre che tramite posta elettronica;
- i dipendenti che contattano telefonicamente le imprese comunicano i propri recapiti;
- la Camera di Commercio non propone di partecipare a bandi propri o di terzi e non richiede mai denaro in relazione alle procedure di richiesta di contributi, né ha autorizzato alcuno a farlo